L’autostoppista. Qualche giorno fa mi è capitata una storia molto eccitante così ho deciso di scriverla. Ero in auto e stavo percorrendo una famosa statale, quando vedo un giovane di colore fare l’autostop, non avevo impegni, ero in giro per piacere, così decido di fermarmi il giovane subito si avvicina all’auto ma prima di aprire bocca noto che resta folgorato dalle mie gambe ben in vista indossando una mini inquinale.

Prende poi la benda, mi copre gli occhi e gli dissi "ma che fai fermo" e lui mi risponde " lui vuole cosi" e portando i lacci dietro la testa fa un piccolo nodo che impedisce alla fascia di scendere. A tastoni con le mani trovo il cruscotto e vi appoggio le mani con il palmo rivolto verso l’alto. quelle parole che mi disse "lui vuole cosi" rimbombavano nella mia testa mi sembrava di aver già sentito quella voce.

La volevo per me.. la desideravo.. doveva appartenermi.. l'avrei conquistata.. avrebbe capitolato.. sarebbe stata la mia schiava..

Lui mi osservava compiaciuto, finché mi disse che poteva bastare, ordinandomi di rimanere in quella posizione e dedicarmi ad "altro", compresi immediatamente cosa mi stesse chiedendo, abbassai il capo e iniziai a baciargli

Mi avvicino a lui, la sua mano mi fruga, lesta, sotto la gonna e mi scosta le mutandine sfiorandomi il clitoride. Non gli dico nulla "anzi" lo lascio fare ……….. il suo dito che mi penetra più a fondo che può.

Un lago di piacere!

esperienza lesbo!

In piscina..

Il racconto di una delle tante mie mattine dove la voglia di svegliarsi non c'è.. tra fantasie, desideri ed autoerotismo mi sveglieranno come si deve! fammi sapere se ti ha eccitato.. e se eri proprio tu chi stavo aspettando.. se ti ci rivedi.. o dovrò continuare a masturbarmi tutte le mattine.. da sola..

Ci sdraiammo sul letto matrimoniale tutti e 3. All'inizio chiacchierammo del più e del meno visto che nessuno dei tre aveva effettivamente sonno, poi come sempre si fini per parlare di sesso...

Era una festa come le altre, solita discoteca, solite amiche. Quella sera avevo deciso di vestirmi più provocante con un tubino nero corto che lasciava intravedere tutto il mio intimo..

Quella sera ero vogliosa,era una giornata calda e dentro di me saliva sempre più la voglia di sentirmi desiderata da un uomo che potesse spengere quel fuoco..

Siamo sulle sponde del piccolo corso d’acqua presso cui tante volte abbiamo sognato di andare. Fa caldo, è estate, non c'è un alito di vento… Solo il frinire delle cicale interrompe il silenzio. Siamo già sdraiati sulla nostra copertina. Schiena a terra, gambe piegate a 90° e leggermente divaricate, piedi nudi sull'erba... Siamo al riparo dal calore nell'ombra. Stiamo bene: un po' di refrigerio... I nostri respiri sono sincronizzati con lo sciabordio dell'acqua...

Quando vedo in vetrina quel corsetto nero di pizzo, un brivido mi attraversa la schiena. Ho voglia di tirare fuori la mia femminilità e sensualità. Mi precipito in negozio e, con mia grande sorpresa, trovo ad accogliermi un ragazzo giovane e carino. In un negozio di biancheria femminile mi aspettavo di trovare delle commesse donne, ma confesso che quel piacevole diversivo stuzzica non poco la mia fantasia e si sposa appieno con la mia ritrovata voglia di trasgressione... Infatti...

Il nuovo fidanzato di mia madre era un tipo belloccio e pieno di sé, forse anche di soldi, a giudicare dalla macchina e lo champagne che ci portava. All'inizio non ci avevo badato, uno come un altro, mia madre era solita cambiare fidanzato almeno una volta al mese. Non mi stava né simpatico né antipatico. Ma aveva questo modo di guardarmi quasi che mi indovinasse i pensieri..

....Giocava con lei, passando la lingua sull’areola senza sfiorare il capezzolo e provocandole dei brividi di piacere, per poi assaltarlo mordendolo con le labbra o succhiandolo forte mentre la mano strizzava il seno quasi a volerla mungere.

Era l’inizio di luglio quando, io e il mio fidanzato del momento, caricammo l’auto e ci inoltrammo verso la nostra destinazione.....

A sedici anni, ero una ragazzina timida e introversa... Poi la mia amica Stefania, la troia della scuola, mi invitò a casa sua. "Vedrai, sarà un pomeriggio di puro divertimento, non vorrai più andare via." Mi recai da lei senza nemmeno immaginare che di lì a poco, sarei diventata più troia di lei...

piove, il protagonista cera un posto per ripararsi, entra in un cinema, si siede in seconda fila per stare solo. ma solo non rimane, gli capita una cosa strana, quasi un sogno. Solo alla fine si accorge che non ha sognato.

Mio marito me lo chiedeva da un po’… Ti piacerebbe, vero, essere scopata da più uomini mentre ti guardo? Quella richiesta, mentre lui mi penetrava da dietro, ebbe la capacità di farmi venire come una fontana. “Lo vedi? Lo vedi quanto sei troia? Tu vuoi tanti cazzi tutti per te, mentre tuo marito si fa le seghe su sua moglie!” E mio marito mi annunciò che per il mio compleanno mi avrebbe fatto un regalo speciale e indimenticabile.

sabato notte dopo festeggiamenti e spese con la mia migliore amica , un imbarazzante piaccevole .....

Il Parroco andava tutti i giorni a confessare le nostre suore....

Da anni ormai lavoro come segretaria

sono a casa della mia amica lilli noia totale, decidiamo di chiamare il nostro amico filippo uomo trentenne con famiglia ma con tanta voglia di divertirsi, FA IL CASO NOSTRO. Manca il lavoro per venire da noi.. arrivato sono casa noi ci precipitiamo in macchina e andiamo a prendere la nostra terza amica anna . una volta radunati tutti e quattro in macchina con la nostra bottiglia di pampero io e anna iniziammo ad andare fuori di testa .. via i pantaloni via la maglia .....

Mi leccava ferocemente, succhiava e mordeva. La sua lingua cominciò a ispezionare le mie cavità e liquido caldo cominciò a sgorgare tra le mie gambe.

. sono totalmente nuda, al centro della stanza, con una mascherina sugli occhi... ... mi tengono in braccio insieme, tutte' due mi assestano colpi violenti... ... mi servo delle mani e inizio a spompinarli per bene... ... poi sento un altro grosso cazzo ...

‎…. Chiusi gli occhi assaporando quel piacere… ma le sue mani scesero più giù andarono a toccare le mie natiche ... restando sempre dietro di me, mi fece poggiare con le mani al bordo del tavolo facendomi piegare leggermente in avanti... condusse il suo membro tra i miei glutei sodi ed entrò dolcemente in me...

[...] Lui giocò un pò, strusciando la punta del suo pene dal sedere alla vagina e viceversa... faceva su e giù. Su e giù. Non ne potevo più. Tentai di alzarmi, per voltarmi e saltargli addosso ma lui mi tenne i fianchi fermi con forza.. "Faccio io..." disse solo. Sentivo il suo sesso eccitato, duro, contro il mio piacere che sembrava implorarlo. Fremevo [...]